Dieta chetogenica, Diete, diete e... diete!

Le diete CHETOGENICHE – #2

Dopo il primo articolo sulle diete chetogeniche che potete leggere qui , continuiamo illustrandone vantaggi e svantaggi e indicando quali soggetti potrebbero avere ottimi risultati sottoponendosi ad un regime alimentare di questo tipo.

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(immagine dal web)

Vantaggi e svantaggi della dieta chetogenica

La dieta chetogenica si è rivelata un ottimo strumento per la perdita di peso, in quanto presenta una serie di vantaggi che le classiche diete ipocaloriche non hanno:

  • Permette di perdere peso in minor tempo;
  • La produzione dei corpi chetonici sopprime la sensazione di fame e rende abbastanza semplice seguire questo regime dietetico. Questo effetto di soppressione della fame è dovuto non solo all’azione dei corpi chetonici ma anche alla quantità di proteine che vengono consumate, che, come i grassi, rallentano lo svuotamento gastrico aumentando il senso di sazietà. Benchè questa non sia una dieta iperproteica, fornisce un apporto di proteine sicuramente maggiore rispetto a quello abituale di un soggetto normale;
  • Aumenta la flessibilità metabolica. Seguire un regime dietetico chetogenico, permette l’attivazione di una serie di vie metaboliche e meccanismi che rimarranno attivati anche nel momento in cui questa dieta verrà sospesa (sempre se il percorso di uscita dalla dieta chetogenica sarà stato fatto in modo corretto). Questo farà si che anche successivamente il corpo sarà in grado di utilizzare i grassi a scopo energetico, riducendone la deposizione a livello del tessuto adiposo, favorendo in definitiva il mantenimento del peso.
  • Aumentando la flessibilità metabolica, questa dieta è particolarmente indicata per tutti quei soggetti che si trovano una situazione di stallo della perdita di peso. Questo può succedere a chi è a dieta da sempre, o a chi ha seguito diete fai da te.

Svantaggi della dieta chetogenica

La dieta chetogenica può avere alcuni effetti indesiderati transitori, legati solo al periodo in cui si è chetosi. Non è detto che questi effetti si presentino certamente, alcuni soggetti manifestano dei sintomi, altri no. Vi è molta variabilità individuale.

  • Stitichezza: l’assenza di carboidrati può rendere le feci meno idratate e di conseguenza si può avere un rallentamento del transito intestinale. Per ovviare a questo problema è importante bere molta acqua (anche più dei soliti 2 litri comunemente consigliati) e mangiare sempre la porzione di verdura assegnata dallo specialista. Sono inoltre presenti degli integratori a base di fibre solubili o erbe che possono essere assunti e aiutano a riequilibrare il transito intestinale;
  • Alitosi: alcuni dei corpi chetonici che vengono prodotti con questo protocollo dietetico, sono volatili e vengono eliminati tramite la sudorazione e la respirazione. Avendo un tipico odore acetato, possono causare cattivo odore o alitosi, alla quale si può ovviare masticando ad esempio dei semi di finocchio;
  • Cefalea: nei primi 2-3 giorni dall’inizio della dieta chetogenica, è possibile accusare mal di testa e astenia, sintomi che scompaiono presto, ovvero nel momento in cui il soggetto entra in chetosi e inizia ad usare i corpi chetonici a scopo energetico.

Chi può fare la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica può essere seguita in linea di massima dalla maggior parte delle persone, dopo attenta anamnesi da parte dello specialista, ma è bene fare alcune precisazioni. Innanzitutto, nonostante tutti i vantaggi che abbiamo descritto, è una dieta che può essere fatta solo se si è realmente motivati.

In questo regime dietetico infatti è fondamentale che i carboidrati non vengano introdotti, non esiste lo “sgarro” o il “giorno libero”. Non si potrà avere un’alimentazione diversa in caso di occasioni particolari quali feste, matrimoni, compleanni o altro. Se si dovessero introdurre dei carboidrati, si causerebbe l’uscita immediata dallo stato di chetosi, annullando tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Può diventare una dieta un po’ ripetitiva, poichè le scelte alimentari sono alquanto ridotte (a meno di seguire una dieta chetogenica con pasti sostitutivi). Inoltre, dopo il periodo di chetosi, non si può ritornare subito ad un’alimentazione tradizionale, ma bisogna sapere che seguirà un periodo di tempo altrettanto lungo nel quale si farà una graduale reintroduzione dei carboidrati. Bisogna essere consapevoli dei vantaggi ma anche dei sacrifici che questa dieta comporta ed essere fortemente motivati ad intraprendere e portare a termine in maniera corretta questo percorso.

Inoltre non è detto che questo approccio vada bene per tutti. È importante valutare ogni singolo caso per capire quale possa essere l’approccio migliore da usare per la perdita di peso, e non è detto che la chetogenica sia la risposta adatta per tutti. Premesso questo, si può affermare che questa dieta è particolarmente indicata in pazienti sovrappeso o obesi, donne che in seguito alla menopausa o alla gravidanza hanno messo su qualche chilo che non riescono a perdere. Queste diete, in particolare quella oloproteica di cui parleremo nel prossimo articolo, sembrano agire a livello delle adiposità localizzate, come fianchi, glutei o addome, tanto da essere definite liposcultoree.

La dieta chetogenica può dare degli ottimi risultati anche in alcune patologie. Nei pazienti con diabete di tipo 2, l’applicazione di questo protocollo aiuta ad aumentare la sensibilità insulinica. Questo approccio sembra essere molto utile anche in alcune patologie neurodegenerative, come l’Alzhaimer, e nella cefalea a grappolo, oltre che in casi di epilessia farmaco resistente, di cui abbiamo parlato in precedenza. La regolazione di determinate vie metaboliche che si verifica durante questo regime dietetico, sembra avere un ruolo nella prevenzione di alcuni tumori.

È invece da sconsigliare in maniera assoluta in pazienti con insufficienza renale, insufficienza epatica o problematiche cardiache.

Alla luce di quanto detto, programmare dei periodi durante l’anno in cui si segue questo regime alimentare, può avere una serie di vantaggi per la salute dell’organismo in generale, al di là della semplice perdita di peso.

Nel prossimo articolo vi illustrerò le diverse tipologie esistenti di questa dieta, non perdetevelo!

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