Una delle domande che mi viene spesso rivolta in questo periodo dai miei pazienti, all’avvicinarsi delle vacanze estive, è “cosa posso mangiare in vacanza?”. Il timore è infatti quello di compromettere durante le vacanze i progressi ottenuti nei mesi precedenti. Ho dunque pensato di scrivere questo articolo per darvi delle indicazioni generali ma molto importanti da seguire nel periodo estivo. A questo articolo seguiranno altri articoli con consigli più specifici a seconda del tipo di vacanza che abbiamo programmato.
Partiamo dal presupposto che la vacanza deve essere tale, quindi così come ci prendiamo una pausa dal lavoro, dalla routine e dallo stress quotidiano, dovremmo farlo anche dalla dieta. Questo non vuol dire mangiare in maniera completamente sregolata, ma vuol dire concederci qualcosina in più senza dover provare grandi rimorsi.
E’ noto inoltre da tempo che all’interno di un programma dietetico è importante programmare delle settimane di “full diet break“, cioè di pausa dalla dieta. Questo rende più sopportabile psicologicamente seguire il piano alimentare, soprattutto se si è a dieta da vari mesi. Inoltre questi periodi di interruzione dalla dieta sono funzionali al raggiungimento stesso dell’obiettivo: evitano infatti che il metabolismo si abitui alla restrizione calorica (nel caso di un dimagrimento), portando alla lunga ad un blocco della perdita di peso. Le vacanze estive sono di conseguenza un’ottima occasione per inserire questo “full diet break”, ovviamente sempre in relazione alla durata del periodo di vacanza. Se si è abituati a trascorrere ad esempio 3 mesi in una località di mare, allora sarà importante comunque continuare a seguire per la maggior parte del tempo i consigli dietetici dati e programmare questa pausa solo per un paio di settimane. Se invece il periodo di vacanza è limitato ad un periodo di ferie di 3 o 4 settimane, (come per la maggior parte delle persone che lavorano), allora si può anche sfruttare la quasi totalità del periodo di ferie per programmare questa pausa. Ogni caso ovviamente richiede una particolare personalizzazione, in base alla condizione di partenza.
Nel caso in cui invece il paziente stia seguendo un piano alimentare non volto al dimagrimento ma specifico per una determinata patologia, è importante che anche durante il periodo estivo continui a seguire le indicazioni che gli sono state date, sebbene anche questo piano alimentare possa essere reso più elastico per un periodo ristretto di tempo.
Vediamo dunque alcune semplici indicazioni che possiamo seguire a seconda di diverse tipologie di vacanza.
La prima regola da tenere a mente riguarda l’idratazione. Con l’aumento delle temperature, aumenta il rischio di disidratazione ed è importante integrare correttamente liquidi e sali minerali bevendo di più superando se necessario gli abituali 2 litri per arrivare anche a 3 litri al dì.. È ugualmente importante scegliere correttamente il tipo di acqua essendo di fatto la fonte principale di sali minerali a nostra disposizione. Pertanto è sono sconsigliate le acque minimamente mineralizzate a bassissimo residuo fisso in quanto carenti proprio in sali minerali. Al contrario conviene optare per un’acqua oligominerale. Questo è molto importante soprattutto quando facciamo vacanze culturali in cui si è soliti passeggiare per molte ore fra le strade della città che stiamo visitando spesso sotto un sole cocente. Fortunatamente molte città sono dotate di un efficiente e diffuso sistema di fontanelle di acqua potabile dalle quali è possibile attingere per rifornire le scorte. L’acqua dell’acquedotto di molte regioni italiane, non ha nulla da invidiare alle migliori marche di acque imbottigliata: presenta infatti un ottimo profilo di sali minerali. Attenzione a non esagerare con succhi di frutta, tè zuccherati o altre bevande simili, in quanto ricche di zuccheri aggiunti. Possiamo invece optare per delle spremute di frutta, o per centrifugati o per estratti di verdura (molto buono e dissetante è quello formato da carote, sedano e zenzero). Possiamo concederci anche qualche centrifugato o estratto di frutta, sebbene anche in questo caso bisogna considerare l’eccesso di zuccheri, non tamponata dalla presenza di fibre che vengono perse nel processo di estrazione o centrifugazione. Assolutamente sconsigliato è il consumo di bevande al caffè con aggiunta di latte, panna, cioccolato. Una alternativa sono le tisane fredde, abitualmente vendute in erboristeria,buonissime se consumate fredde, ( evitando però l’aggiunta dello zucchero).
In vacanza è importante non dimenticare di consumare quasi ad ogni pasto una porzione di verdura. Questo permette di avere un giusto apporto di fibre e di contrastare la stitichezza tipica della vacanza dovuta al cambio delle abitudini.
Questi sono consigli sempre validi, indipendentemente dal tipo di vacanza (mare, montagna, città d’arte, ecc.). Nei prossimi articoli vi darò delle indicazioni più specifiche in base alla tipologia di vacanza scelta.
Inizieremo questo ciclo di articoli parlando di come organizzare i pasti durante un viaggio culturale!
N.B.:Questi sono consigli generali. Il fai-da-te è spesso fonte di errori. In caso di necessità è utile rivolgersi al proprio nutrizionista per avere delle indicazioni personalizzate e calzanti.